Voglio credere in Carletto

 

 

di Alessandro Raucci

 

 

Che bella l’atmosfera quella della Champions League, che bello ascoltare quelle note prima dell’inizio delle partite, che bello vedere il Napoli sfidare le grandi d’Europa….. le cose belle però finiscono qui.

Dire che l’urna non è stata benevola con noi è un eufemismo visto che tra le tre squadre “pescate” ben due sono candidate alla vittoria finale. L’altra squadra, quella in quarta fascia, è lo spauracchio (fino a martedì sera) Stella Rossa di Belgrado.

Vero è che le partite vanno tutte giocate però siamo tutti consapevoli che per superare questo tipo di girone ci vuole un’impresa abbastanza titanica, non impossibile ma quasi.

Detto questo, a Belgrado si doveva vincere, si dovevano portare a casa i tre punti, si doveva cominciare in un altro modo.

Il Napoli ha dominato in lungo e in largo, ha tenuto in mano il pallino del gioco per tutta la partita, ha creato tante occasioni, però….  è mancata la cattiveria, è mancata convinzione, è mancata quella “cazzimma” che non vedo più o non vedo ancora, è mancato qualcosa.

Siamo stati troppo leziosi, troppo “fumosi”, troppi giochetti, tocchettini e tacchettini che non portavano a nulla. Abbiamo giocato contro una squadra che si è dimostrata molto più scarsa di quello che dicevano, paragonabile forse ad un Bologna di serie A, forse…..

Hanno provato ad intimorirci per il clima che ci attendeva,  qualcuno ha anche raccontato di essere stato morso da un cane tanti anni fa (cit. Costacurta) all’interno del tunnel che conduce direttamente al campo, insomma hanno incendiato un match che sinceramente tutto è sembrato tranne che pericoloso.

Il problema è che questo Napoli camaleontico di Carletto non ha una vera identità, ne vuole avere tante ma per il momento non ne ha nemmeno una.

Siamo passati dal Maestro che ci faceva divertire anche in allenamento al pragmatismo di Carletto che per il momento di divertimento e bel gioco non ne vuole sapere.

Ma dobbiamo già rimpiangere il Comandante? Ma vi ricordate di cosa eravamo capaci? Io non voglio partecipare a questo giochino un po’ stupido ed un po’ stucchevole ma devo ammettere che ieri sera un filo di malinconia l’ho provata.

Voglio credere in te Carletto, voglio darti fiducia ma tu, che dicono riesci a tirare fuori il massimo dai tuoi calciatori, vuoi provare a svegliare questi ragazzi che, secondo me, tanto scarsi non sono? Vuoi provare a fargli capire che qualche cosa di buono la possiamo fare e che le griglie sinceramente lasciano il tempo che trovano?

Non saremo il Real Madrid ma sicuramente siamo una squadra che può tranquillamente vincere 3 a 0 contro la Stella Rossa di Belgrado.

E’ vero, se prima il girone era difficile ora lo è ancora di più dopo aver praticamente perso due punti, però io sono tifoso del Napoli ed in quanto tale voglio sognare.

Voglio sognare di vivere due serate “assurde”  dove  battiamo il Liverpool ed il PSG in casa, con la nostra bolgia, con il nostro ambiente infuocato, con il nostro dodicesimo uomo in campo e poi si vedrà……..chi vivrà vedrà.

Dobbiamo già piangere e pensare di essere fuori dalla Champions League? Siamo Napoletani noi, magari non usiamo il sapone perché di natura non siamo tanto puliti, ma siamo Napoletani, tifosi veri, sognatori ed ottimisti di natura.

Vorrei chiudere parlando di un giocatore al quale sono molto, troppo affezionato… Callejon.

Ogni anno cerchiamo esterni da ogni latitudine del mondo e poi alla fine gioca sempre lui. Non importa se cambia l’allenatore, il modulo, come attaccare, come accorciare, ecc ecc….. Callejon è sempre lì a sudare la maglia, a giocare come solo lui sa fare, a correre per 90 minuti ed oltre, insomma a metterci l’anima.

Siamo sicuri che anche gli altri ci stiano mettendo l’anima?

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