Klimt Experience: immersione sensoriale nell’Art Nouveau

La produzione artistica di Gustav Klimt coincide quasi totalmente, dal punto di vista temporale, con la corrente nota come Secessione Viennese. Fu infatti proprio Klimt a farsi promotore del tentativo di innovazione atto a scuotere il panorama artistico austriaco, a quei tempi decisamente statico rispetto al contemporaneo fervore tangibile nel resto d’Europa.
Siamo nell’ultimo decennio dell’ 800 ed allora qualsiasi forma d’arte in Austria ruotava attorno alla Künstlerhaus: un edificio adibito all’esposizione, costruito tra il 1865 e il 1868 per volere della Società degli artisti austriaca. Nei suoi saloni veniva organizzata annualmente una mostra di pittura alla quale potevano prendere parte solo artisti presentanti lavori conformi ad un gusto classico e tradizionale. I membri della giuria escludevano infatti qualsiasi opera che rappresentasse un tentativo di innovazione o un possibile trait d’union con le forme artistiche estere, ragion per cui la pittura viennese finiva per restare ancorata ad uno stile superato da ben oltre un decennio nel resto d’ Europa.
In questo contesto si inserisce la produzione di Gustav Klimt il quale il 3 aprile del 1987 inviò una lettera alla presidenza della Künstlerhaus e a tutti i quotidiani nazionali  annunciando la creazione di un’associazione degli Artisti figurativi austriaci.
I firmatari della lettera non intendevano in alcun modo abbandonare l’originaria Künstlerhaus, bensì creare all’interno di essa un sottogruppo libero di esprimersi con una pittura che esulasse dai canoni tradizionali. Tuttavia il loro intento non fu capito, furono infatti espulsi e si ebbe così la Secessione Viennese.
Centrale operativa del nuovo movimento artistico divenne il Palazzo della Secessione, la cui caratteristica strutturale principale era ed è tuttora una cupola interamente ricoperta con foglie d’oro.  In questa struttura furono organizzate le mostre dei maggiori protagonisti dell’avanguardia europea come Rodin e Segantini.
Klimt disegnò egli stesso nel 1898 il manifesto della 1ma mostra secessionista.
L’opera ritraeva Teseo contro il Minotauro, una raffigurazione allegorica della lotta che il movimento secessionista da lì in poi avrebbe portato avanti contro il conservatorismo austriaco.
A Napoli fino al 3 febbraio è possibile immergersi letteralmente nella produzione dell’artista grazie all’evento Klimt Experience: un percorso multimediale, della durata complessiva di circa 85 minuti, in cui l’arte klimtiana diventa un tutt’uno con la maestosa navata centrale della Basilica dello Spirito Santo in Via Toledo.
Un’esperienza immersiva che pone lo spettatore a contatto con l’intera produzione dell’artista in un’unica sala espositiva in cui….continua a leggere qui

Per info: https://www.klimtexperience.com/

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