QUESTO NON E’ SPORT

 

Di Alessandro Raucci

 

Ho come la sensazione di aver vissuto in un altro mondo fino a sabato 28 aprile 2018.

Poi improvvisamente quella sensazione è svanita e mi sono trovato catapultato nel mondo reale, nel mondo dove lo Sport viene visto come vittoria a tutti i costi, dove i valori si sono persi nei secoli dei secoli………ma riavvolgiamo il nastro.

Eravamo tutti pronti sabato sera a tifare Inter, eravamo tutti pronti per continuare a sognare, eravamo tutti pronti per continuare a festeggiare.

Nessuno, o quasi nessuno, pensava che ci derubassero del nostro sogno perché come dicono quelli che parlano bene, il lamento è sinonimo di vittimismo o qualcosa del genere.

Ci hanno scippato, ci hanno fregato, ci hanno derubato, hanno continuato a fare quello che fanno da sempre, quello che sanno fare meglio, quello in cui possono essere considerati dei veri e propri maestri.

Il vero e grosso problema è che la stampa, le televisioni fingono che nulla sia accaduto, parlano di vittimismo, parlano di inferiorità sportiva, parlano di demeriti sportivi, ecc. ecc.

Sia ben chiaro, il Napoli doveva andare a Firenze e sbranare la Fiorentina, doveva restare attaccato a quel lumicino di speranza, doveva portarli all’esaurimento nervoso(Allegri ormai era già sull’orlo della crisi) ma purtroppo tutto questo non è accaduto.

Siamo entrati in campo molli, impacciati, non eravamo noi.

Non c’era nulla del Nostro Napoli domenica pomeriggio.

Questo è il nostro grande limite, questo è il limite di chi non ha quasi mai vinto, questo è il limite di una squadra fatta di persone, non di robot.

Chissà quanti adesso parleranno della rosa corta e di Sarri che non cambia mai, chissà…

Fatta questa doverosa premessa però, quello che è successo a San Siro ha del vergognoso da tutti i punti di vista.

Vinceranno il loro settimo scudetto, festeggeranno nelle piazze di tutt’Italia, si riempiranno tutti i giornali nazionali delle loro gesta, le televisioni saranno in festa…. ma si rendono conto che in questo modo questo sport prima o poi finirà?

Si appunto, ”Sport”, questo sconosciuto!

Con il passar degli anni la gente smetterà di seguire il calcio, smetterà di andare allo Stadio, smetterà di spendere soldi per seguire un qualcosa che “sembra” già deciso a tavolino.

Chissà perché il capitano della nostra nazionale, quella stessa nazionale che non andrà ai mondiali, non ha rilasciato dichiarazioni così “simpatiche”, pungenti e ridicole come quelle di Madrid.

Chissà cosa starà pensando mentre mangia le patatine.

Sarei molto curioso di saperlo, sinceramente.

Vorrei dire solo una cosa a chi comanda, a chi governa il calcio, a chi conta, a chi decide: avete fatto vincere un altro scudetto a modo vostro, avete fatto trionfare di nuovo la disonestà, ma avete perso tante altre cose.

Siete sicuri che ne valga davvero la pena?

Siete sicuri che il gioco vale la candela?

A voi le conclusioni.

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