Il Napoli si schiererà…passo alla Roma, così da evitare gli aspetti più prevedibili del match.
La squadra di DiFrancesco è scesa in campo questa stagione principalmente con l’ 1-4-3-3, ma non ha disdegnato l’1-4-2-3-1, modulo di gioco utilizzato anche nella partita del girone d’andata contro la compagine sarriana (ero presente negli studi di CampaniaSport a Canale21: ricordo tutto).
Ho come l’impressione che la Roma utilizzerà la medesima veste tattica: 1-4-2-3-1.
Uomo-chiave, qualora Di Francesco farà le scelte che credo, sarà Radja Nainggolan, il quale dovrà marcare Jorginho, ma dubito che riuscirà a farlo efficacemente, principalmente per lo stato di forma non ottimale del belga e anche a causa dell’eccellente capacità nella gestione della palla – nello stretto e in rapidità – da parte dell’italo-brasiliano.
Per il Napoli sarà importante il ruolo del centrocampo in fase di non possesso. Il recupero palla offensivo, se non effettuato in superiorità numerica in zona palla, potrebbe essere inefficace e, soprattutto, deleterio: si creeerebbe troppo spazio, alle spalle del centrocampo azzurro, per i tre trequartisti giallorossi ( Perotti-Nainggolan-Under ), uomini di maggior talento della squadra capitolina.
Abili nell’1 vs 1, i tre creerebbero potenzialmente non pochi problemi, soprattutto in termini di imprevedibilità offensiva.
Under, in fiducia da diverse partite, potrebbe mettere in difficoltà Mário Rui: uso il condizionale non a caso, poiché il portoghese pare sia tornato il terzino visto ad Empoli; il gol di rara bellezza su punizione è una testimonianza di fiducia e convizione: questi ultimi aspetti si palesano tanto in fase offensiva quanto in quella difensiva. Elseid Hysajj dovrà affrontare uno scomodo cliente come Diego Perotti Official . Edin Džeko, invece, non sarà l’attaccante in fiducia visto con Luciano Spalletti, ma è un giocatore ostico fisicamente e abile nello smarcamento semplice e combinato.
Grande attenzione ad un uomo del centrocampo della Roma, che ritengo il miglior centrocampista di nazionalità italiana abile ad attaccare lo spazio: mi riferisco a Lorenzo Pellegrini.
Quali saranno, invece, le scelte del Napoli in relazione all’avversario?
Sfruttare al massimo la catena di sinistra (Cengiz Ünder e Alessandro Florenzi presentano non pochi problemi in fase difensiva) e la rotazione del tridente offensivo, o meglio lo scambio di posizione tra Lorenzo Insigne e Dries Mertens. Potrebbe essere fondamentale proprio il belga nel causare tremende emicranie ad Alessandro Florenzi (quando capiranno che non è un esterno basso? misteri del calcio).
Magari Di Francesco sorprenderà tutti, tatticamente, rispetto alla partita d’andata, ma la certezza che qualsiasi amante del calcio vorrebbe avere è una soltanto: assistere ad un grande match.
Con tale auspicio, auguro buona partita a tutti Voi!
A cura di Valeria Iuliano