Il futuro è fondamentale e presto sarà qui, ma ora conta solo il presente. Nove giornate al termine del campionato, un sogno da poter raggiungere artefici del proprio destino e, parallelamente, le voci sul domani: cosa farà Sarri? Cosa intende, l’allenatore del Napoli, quando evita di far riferimento a clausole o contratti perché legato solo ed esclusivamente alle proprie motivazioni? Se lo domandano tutti, soprattutto i tifosi, ma è un argomento marginale all’attualità. Lo pensa, ed anzi ne è certo, Luigi Pavarese, ex dirigente del Napoli, cresciuto professionalmente grazie ai suoi anni in azzurro, un uomo di calcio formatosi nel tempo, una figura esperta e razionale che, da tifoso azzurro, è pronto a godersi questo finale di campionato con ottimismo e fiducia, consapevole delle doti e delle qualità della squadra di Sarri.
Che idea si è fatto del pensiero dell’allenatore del Napoli sul futuro? «Sono le parole di un uomo che è concentrato solo su quello che è il suo presente. Sarri è già blindato per la prossima stagione e la volontà di De Laurentiis è quella di trattenerlo ancora a lungo, ma oggi la cosa principale è pensare al campionato, all’immediato futuro, dunque al Sassuolo, prossimo avversario del Napoli».
Cosa pensa accadrà per il futuro di Sarri? «Dal mio punto di vista, questo argomento lascia il tempo che trova. Non vedo tutta questa fretta nel pensarci, nel riflettere, nel capire cosa potrà accadere. Certo, il futuro va programmato, com’è giusto che sia, ma ora il Napoli è cacciatore, ha la preda nel mirino e non può concedere più nulla a nessuno. Ha un obiettivo da portare a termine, gioca benissimo e ha dimostrato di poter reggere il confronto con la Juventus. Si concentri solo su queste ultime nove partite ».
Vede un Napoli senza Sarri? «Vado oltre: non vedo un Napoli senza De Laurentiis, Sarri e Giuntoli. Faccio fatica a pensare ad una squadra e ad una società diversa. I risultati ottenuti e quello che ci stanno regalando è qualcosa di unico. Il Napoli è ad un passo dal coronamento di un sogno per raggiungere i tempi di Maradona. Servirà il massimo, grande concentrazione e fiducia. Poi si penserà al resto».
Come si affronta questo finale di campionato? «Da tifoso con grande tensione, da uomo di calcio penso ad una sola cosa: per fortuna c’è il Napoli. Senza la squadra di Sarri avremmo vissuto la solita monotonia degli anni precedenti, col dominio della Juve e nessuna squadra in grado di fermarla. I risultati raggiunti dal Napoli sono logica conseguenza di una crescita costante da parte di tutti, a partire dal presidente. Il Napoli sta raccogliendo i frutti della programmazione».
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