Il Mattino: “Lavori al San Paolo, c’è il bando. Ecco cosa cambierà”

Universiadi, si parte con il bando per gli appalti del San Paolo: è stata pubblicata la manifestazione d’ interesse per rifare la pista di atletica e il sistema di illuminazione dello stadio. Le aziende avranno tempo fino al 21 maggio per presentare le loro offerte. Poi, con un meccanismo abbastanza complesso, sarà il Comune di Napoli a selezionare quindici operatori economici invitandoli a presentare un’ offerta formale entro otto giorni. A quel punto si aggiudicheranno i lavori.

«Contiamo di affidare velocemente i lavori – spiega il commissario per le Universiadi Luisa Latella – manderemo l’ avviso anche ad Ance e Confindustria così come concordato per ottenere un maggior numero di imprese interessate». Almeno sugli impianti sportivi, si comincia a fare sul serio in vista di Napoli 2019. Mentre ancora è aperto il dibattito pubblico (ma la scelta della Cabina di Regia è già stata presa) sulla scelta di sistemare il villaggio olimpico alla Mostra d’ Oltremare, si cominciano a sistemare i luoghi delle gare tra gli atleti universitari. Il primo intervento a Napoli riguarda il San Paolo. Non sono lavori conclusivi, perché il progetto per il rifacimento dello stadio è di almeno 20-25 milioni che al momento non sono coperti da finanziamenti.

La prima tranche da oltre quattro milioni si concentra sul rifacimento della pista di atletica, per due milioni, e il rifacimento dell’ impianto di illuminazione per altri due milioni di euro. Il sistema del bando di gara dei lavori è abbastanza complesso. Il Comune, «nel rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza, rotazione», sulla base delle offerte ritenute idonee procederà ad invitare quindici operatori a presentare un’ offerta formale entro otto giorni. Le aziende che aderiscono saranno poi sorteggiate «mediante foglietti» il 23 maggio. I lavori riguardano la riqualificazione della pista di atletica e l’ impianto di illuminazione, rifatto nel 2013, che sarà ibrido con nuovi far a led di ultima generazione e altissima efficienza, e fari a ioduri metallici esistenti da ricollocare. Per la pista è previsto lo spostamento dell’ arrivo dei 110 ostacoli di dieci metri. Oltre a togliere il manto di gomma esistente bisognerà demolire le fosse del salto in lungo e salto triplo e la fossa del 3000 siepi, insieme alle pedane del lancio del peso, del disco e del martello con la gabbia esistente. Tutto dovrà essere rifatto interamente seguendo la normativa della Iaaf, la federazione internazionale di atletica.

L’ impianto di illuminazione deve garantire prestazioni elevate secondo gli standard Uefa e Iaaf, la federazione di atletica. Attualmente sono istallati 224 corpi illuminanti con 536 proiettori a ioduri metallici, di cui però solo 224 funzionanti, che coprono il campo di calcio ma non la pista di atletica. Questi proiettori saranno spostati per illuminare la pista di atletica, mentre i 326 «corpi illuminanti» a led consentiranno giochi di luci e la creazione di effetti spettacolari grazie a un «locale regia» da sistemare nel terzo anello. La società che vince l’ appalto deve presentare subito un cronoprogramma e finire i lavori in 105, tre mesi e mezzo, la penale stabilita, tuttavia, è appena di quattromila euro al giorno. Entrambi gli interventi non modificano la quantità di tifosi che possono accedere al San Paolo. Ben diverso è il piano per il restyling del resto dello stadio che prevede la sostituzione dei seggiolini e della batteria di bagni che invece prevede la chiusura di settori dello stadio e che ha provocato l’ ira di Aurelio De Laurentiis. Questo intervento ancora non ha piena copertura finanziaria, anche se si conta si utilizzare i 12 milioni di euro stanziati per i lavori al Collana, poi uscito dalla programmazione delle Universiadi perché il Consiglio di Stato lo ha definitivamente assegnato ai privati della società Giano, di Ciro Ferrara e Fabio Cannavaro.

Fonte: Il Mattino

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