Il calciomercato delle altre. L’Inter

di Marco Bruttapasta

Analisi sulla prossima serie A

Negli ultimi anni la quota scudetto, in Italia, si è clamorosamente innalzata.

Tra le cause un impoverimento tecnico complessivo, che ha consentito alla Juventus di far man bassa di punti contro le squadre medio-piccole, al punto che i pareggi bianconeri, nello scorso torneo, con Spal e Crotone son parsi eventi epocali.

Nell’ultimo torneo, inoltre, la Juventus ha perso pochissimi punti su campi tradizionalmente ostici, come San Siro, Firenze o l’Olimpico.

Ciò ha reso più arduo il compito di chi, come il Napoli, ha provato a scucire lo scudetto ai torinesi, poichè il campionato in pratica è divenuta una manifestazione senza margini di errore, con un notevole logorio per atleti, consapevoli già dalle prime battute del torneo, di non potersi mai concedere un pari in provincia, come accadeva tranquillamente al Napoli di Diego, all’epoca dei trionfi.

Sicchè l’attenzione dei tifosi azzurri, oltre che per il mercato partenopeo, dovrebbe essere indirizzata al mercato delle altre, sperando che le squadre colmino le proprie lacune e rendano più ricco di insidie il cammino per i bianconeri.

Proviamo ad immaginare, quando il mercato sta per iniziare ufficialmente, se la Juventus, al netto di movimenti ancora da fare, troverà avversari più o meno agguerriti.

Il nostro primo focus riguarda l’Inter.

L’Inter

La squadra che oggi, appare maggiormente rafforzata è l’Inter di Spalletti che, ha perso Cancelo, passato proprio ai bianconeri, e Rafinha ma ha aggiunto al proprio motore Nainggolan, De Vrij, Asamoah, Lautaro Martinez , De Vrij e, nelle ultime ore, Matteo Politano.

I prossimi obiettivi sembrano un terzino destro di livello tra Vrsaljko, Darmian o Vidal del Barcellona ed un centrocampista di grande impatto fisico in mediana come Carvalho o Dembelè.

Pare possibile anche l’arrivo del brasiliano Malcom, verosimilmente con la partenza di uno tra Perisic o, più verosimilmente Candreva.

Non dovrebbero esserci cessioni dolorose per Spalletti, se non a centrocampo dove Gagliardini e Vecino non appaiono proprio blindati.

E’ ovvio che qualsiasi giudizio sui nerazzurri muterebbe in caso di cessione di Icardi.

 

La partenza di Maurito porterebbe, da un lato tanti introiti, dall’altro imporrebbe una sostituzione, nel ruolo, complicatissima.

Ad oggi la permanenza del giocatore sembra altamente probabile, sicchè si può stilare un primo giudizio sull’Inter che verrà.

Spalletti avrà, dopo l’arrivo di Nainggolan e Politano, maggiori alternative offensive rispetto a “tutti giochino per Icardi”.

In particolare, l’indonesiano potrà reinterpretare il ruolo di assaltatore alle spalle della prima punta, che tanto bene rivestì proprio con il tecnico toscano a Roma e che nell’Inter, lo scorso anno, non poteva certo essere ricoperto dal geometrico Borja Valero o dal lunatico Brozovic.

Negli altri settori, l’arrivo di De Vrij arricchirà numericamente e, soprattutto, qualitativamente, il reparto difensivo l’anno scorso esaltato dalla coppia Miranda-Skriniar.

Con l’olandese, Spalletti potrà sia pensare ad una difesa a tre, sia ad una tradizionale linea a quattro, con tre fuoriclasse per due ruoli e Ranocchia per le emergenze.

Asamoah a sinistra appare un upgrade rispetto ai Nagatomo, i Santon ed al pur sottovalutato D’Ambrosio che resta in organico.

Il ghanese, inventato laterale basso da Antonio Conte, nell’ultima stagione ha approfittato della stagione contraddittoria di Alex Sandro, conquistando per lungo periodo la titolarità .

Da verificare, poi, l’impatto di un argentino promettentissimo come Lautaro Martinez.

Quest’ultimo, se non dovesse avere problemi di ambientamento stile Gabigol, potrebbe vestire spesso i panni del  partner di Icardi, non più isolato in area nell’attendere i rifornimenti dei compagni.

Ad oggi, abbozzando prime ipotesi di formazione, il tecnico toscano potrebbe schierare quest’Inter:

Handanovic, Vrsaljko (?) De Vrij, Skriniar, Aasamoah; Vecino-Brozovic (Carvalho?); Politano, Nainggolan,Perisic (Malcom?); Icardi.

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