Football Leader 2018, il report

Conclusa ieri la kermesse che premia le eccellenze del calcio.

Si è conclusa ieri l’edizione 2018 del Football Leader, il premio nazionale dell’Assoallenatori, giunto alla sua sesta edizione, che “riconosce e celebra il valore della leadership nel mondo del calcio”.
Football Leader nasce e si rinnova di anno in anno grazie all’impegno di “DGS Sport&Cultura”, un’associazione no profit fondata da cinque giornalisti professionisti: Domenico AscoleseMassimo D’AlessandroGianluca Gifuni,Ornella Mancini e Dario Sarnataro.

 

 

 

 

 

Il loro impegno ha dato vita a quattro giorni densi di appuntamenti che hanno avuto inizio sabato 26 maggio, giorno in cui, presso la sala Mirabilis del Hotel Royal Continental si è tenuto il convegno dell’AIAC adal titolo: “Sarrismo e Allegrismo, modi diversi per conquistare il risultato. Differenze per allenatori e media”. L’evento ha visto la partecipazione di Renzo Ulivieri, Davide Ballardini, Massimo Rastelli, Maurizio De Giovanni,  Enrico Fedele Paolo De Paola nelle vesti di moderatore.

 

 

 

 

 

 

Football Leader è anche solidarietà ed impegno verso cause importanti. Infatti, domenica 27, presso il Centro Sportivo Manzoni di Napoli, Fabio Capello, Claudio Ranieri e Gianni Di Marzio hanno tenuto una lezione di tattica, seguita da partita finale, con i ragazzi della “Vesuviani Open Onlus” e della scuola calcio SSD Europa. La Vesuviani Open è una squadra di giovani guariti dal cancro o in remissione dalla malattia ( l’acronimo OPEN deriva da Oncologia Pediatrica E Neuroblastoma), nata nel 2003 da un’idea dei genitori di bambini e adolescenti colpiti dalla malattia e dei medici impegnati a combattere queste patologie.
Sentitissime ed accorate le dichiarazioni di mister Capello in ambito dell’evento: “Vedere i ragazzi che hanno battuto le leucemie è la cosa più bella che possa capitare, loro sì che hanno vinto cose ben più importanti della Champions di ieri, altro che Zidane, hanno vinto qualcosa che non vale nemmeno 5-6 Champions di seguito. Un’emozione vederli giocare, pensare soprattutto ai sacrifici delle famiglie, pensare a cosa hanno dovuto sopportare, la speranza è che questa loro Champions sia vinta veramente per sempre”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lunedì 28, presso l’Auditorium del Royal Continental si è tenuta la cerimonia di premiazione presentata da Pierluigi Pardo, conduttore tv e commentatore sportivo.
Noi di Rispetta lo Sport eravamo lì per seguire il red carpet e la consegna dei premi.
Tante le categorie dei premi assegnati: a Mino Raiola il Premio Manager Leader.
Premio Dirigente dell’anno  a Ramón Rodríguez Verdejo, ds della AS Roma.
Zdenek Zeman si è aggiudicato il  premio Fair Play alla carriera – Dino Celentano
Ad Ariedo Braida, ds del FC Barcelona, è stato consegnato il premio Leader per sempre.

 

 

 

 

 

 

 

A Marco Giampaolo il Premio Panchina Giusta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Aurelio Andreazzoli, allenatore dell’Empoli, si è aggiudicato il Premio Leader Serie B.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Premio alla carriera per Claudio Ranieri.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ed ancora, premiati Clarence Seedorf, Pantaleo Corvino, Claudio Capello, Igli Tare, Walter Sabatini e Teo Teocoli con il Premio artistico .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La premiazione è stata seguita da una cena di gala al “D’Angelo Santa Caterina”.

La quarta ed ultima giornata della manifestazione ha visto confrontarsi presso il Polo Universitario di Monte Sant’Angelo il Designatore arbitrale Nicola Rizzoli, il Presidente della SSC Napoli Aurelio De Laurentiis, il giornalista Rai Massimo Sconcerti ed il Presidente dell’AIAC Renzo Ulivieri.

 

 

 

 

 

Il dibattito sul tema della tecnologia VAR ha visto la partecipazione cospicua di giovani studenti universitari, così come l’intera kermesse è stata seguitissima nell’arco dei quattro giorni, confermando ed avvalorando l’impegno profuso dagli organizzatori, dediti, sin dalla prima edizione, ad evidenziare non solo le qualità tecniche dei premiati, ma soprattutto quelle umane.

Aurora Rennella

 

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