Riportiamo l’intervista vero/falso di Aurelio De Laurentiis ai microfoni di Kiss Kiss Napoli. Il presidente della SSC Napoli così ha risposto alle domande poste da Walter de Maggio:
Reja supervisore? Siamo amici da tanto tempo, ci sentiamo in continuazione. Io sto dando una visione innovativa al di fuori del Calcio Napoli prima squadra, anche iniziative che prescindono dalle giovanili, può essere anche un acquisizione di un club all’estero. E allora io mi sono sentito con Edy, una persona con tanta esperienza, che ha giocato dalla C alla A, fino all’Europa e in altri Paesi. Adesso vediamo, stiamo studiando questo tipo di rapporto. E’ vero che ci siamo visti, forse è falso che debba interessarsi del settore giovanile, può essere di sì e può essere di no. Baronio allenatore Primavera? Vero!
Mariano Diaz? Non so neanche chi sia. Faccio finta di non conoscerlo perché non ci interessa.Terzino? Non solo Lainer e Arias, ce ne sono altri quattro. Arias ci piace, è molto bravo, ma può giocare solo a destra. Altri su entrambi. Con Lainer c’è uno stop perché non andiamo d’accordo con chi lo rappresenta, che non si è comportato in maniera professionale.
Storari? Non mi risulta. Può essere una cosa che sta valutando Giuntoli, ma a me per il momento non risulta. Dovrei dire ‘falso’. Vidal? Profilo che seguivo tanti anni fa. E’ un gran giocatore, poi lui è andato avanti nella vita professionali. Io cerco 23enni, 24enni o 25enni, mi servono giocatori da utilizzare un quinquennio.
Milik, Zielinski e Koulibaly oggi qui? Sì, vero, sono calciatori che tutti ci invidiano e abbiamo offerte complessive per 300 milioni. Non sono sul mercato, quindi non è che ci siano proprio offerte, ma tutti sanno che il loro valore è quello. I top player il Napoli ce li ha in casa. Tutti continuano a dire di Cavani, ma non viene. Milik ha la capacità di fare 30 gol e non ha mai potuto dimostrarlo perché si è infortunato. Cavani non l’ho preso e non lo prenderò. I giornali devono vendere, se non fanno un po’ di caos non venderebbero più. Già sono in crisi, quindi sono gli ultimi bagliori della carta stampata”.