Carlo Ancelotti dopo la partita contro il Milan è intervenuto ai microfoni di Dazn: “Cos’è mancato? Il gol. Nel primo tempo siamo stati troppo soft, dovevamo spingere di più. La ripresa è stata fatta bene, abbiamo avuto tante opportunità, ma abbiamo calciato sempre centralmente. Nulla da ridire sul secondo tempo. Pur attaccando nel primo tempo non riuscivamo a fare una grande trasmissione, eravamo poco equilibrati, quindi pur avendo il controllo del pallone eravamo costretti a tante rincorse. Non avevamo un controllo totale, che invece nella ripresa abbiamo avuto”.
Ti aspettavi un primo tempo del Milan così? “Sì, mi aspettavo una partita difensiva. Loro si coprono molto bene, non è facile superarli. Ma il nostro ritmo era troppo blando per metterli in difficoltà”.
Cos’è successo nel finale? “Mi è scappata una parolaccia. Non era rivolta all’arbitro. Non so neanche se può essere considerata una parolaccia, è una parola che comincia con la ‘C’ e finisce con la ‘O’. Con tre puntini in mezzo”.
Com’è cambiato San Siro da quegli ululati per Koulibaly? “Era totalmente diverso l’ambiente. Bello e corretto verso di me e verso Koulibaly. Un plauso a tutti i tifosi presenti oggi a San Siro”.
Che emozione ha provato? “Molto grande. Qui abbiamo vissuto tanti bei momenti insieme, è sempre speciale giocare contro il Milan, non vorrei mai farlo. Purtroppo capita, e capiterà pure martedì”.
Ti aspettavi che tanti tuoi calciatori di quel Milan diventassero allenatori? “No, sinceramente no. Ci sono state tante sorprese, tu (Shevchenko, ndr) sei una di queste. Non mi aspettavo che potessi diventare un allenatore e un bravo allenatore, visto che stai facendo molto bene con l’Ucraina”.