Se non ci si scansa… la Juve si può anche fermare

Se non ci si scansa… la Juve si può anche fermare

Il Napoli non aveva perso lo scudetto domenica scorsa a San Siro, con lo 0-0 dopo una buona prestazione. Non l’ha vinto ieri, dopo il pareggio della Juve contro la Spal. Il campionato è ancora lungo, ma quello che è successo ieri sera è importante.

Importante per il Napoli, che ha avuto la riprova di avere un avversario fortissimo, ma che non le vincerà tutte. Ha le debolezze umane, non può reggere alla fatica fisica e mentale senza pagare dazio. La Champions è il maggiore alleato degli azzurri in questa ottica. Assorbe energie fisiche e soprattutto nervose, tanto è vero che questo passo falso è arrivato dopo un sorteggio, non dopo una partita.

Ripetuta la gara di Roma, ma senza “botta di culo”

La Juve gioca male: ha grandi giocatori, ma non ha un gioco. Scende in campo, aspetta, sicuro che prima o poi grazie a qualche giocata di un singolo trova il gol. E’ quello che ha fatto anche a Ferrara. Solo che i singoli stavolta erano distratti. La Juve, esattamente come a Roma quindici giorni prima, non avevano mai tirato in porta seriamente. A Roma la botta di culo (e di carattere) di Dybala ha regalato una vittoria assurda (per amor di patria tralasciamo il rigore per la Lazio…). Stavolta no, la partita è filata via liscia. La Juve ha giocato come sempre, uno schifo. L’ha messa sulla forza, ma non sempre basta, specie quando le energie latitano.

La lezione di ieri dovrebbe servire (ma ci contiamo poco) anche ad altre squadre, quelle che di solito si scansano, perché con la Juve non c’è nulla da fare. Non è vero: se si gioca col cuore, si mette l’anima in campo, si può fare risultato, anche se è difficile.

C’è una cosa che però non va trascurata: la Juve ha giocato male, è parsa affaticata. Ma non ha subito gol, in verità non ha concesso neanche un tiro in porta. La forza di questi “maledetti” è questa: una difesa che non concede nulla.

Liberato Ferrara