Rinnovo Sarri: no Rafa-bis

Sarri, rinnovo possibile se ci sarà condivisione di intenti.

 Di Valeria Iuliano

Il rapporto tra De Laurentiis e Sarri potrà essere rinnovato, a patto che convergano verso obiettivi comuni.

Prima di parlare del tema “rinnovo Sarri”, faccio una premessa. Ritengo Rog, Diawara, Milik, Tonelli, Rui, Chiriches, Zielinski (su Ounas il discorso è differente e non per qualità) delle riserve all’altezza dei titolari: nessuna squadra al mondo ha titolari e riserve dello stesso livello; c’è sempre almeno una categoria di differenza.
Potete consultare le rose dei principali club d’Europa e vi renderete conto voi stessi. A Sky hanno raccontato dello spazio in campionato e Champions League dato a Bentancur, grazie alla fiducia che Allegri ha riposto nel giocatore, pur essendo l’uruguagio al primo anno in Italia e sprovvisto di una formazione tattica adeguata. Premesso quanto scritto, è sotto gli occhi di tutti che su alcuni calciatori pare che Sarri non abbia dato un consenso concreto al loro acquisto: il minutaggio di Rog è palesemente insufficiente e, allo stesso tempo, un chiaro segnale che il giocatore sia stato voluto soltanto da Giuntoli. È opportuno ricordare che Rog, insieme a Pjaca e anche dopo l’addio di quest’ultimo, trascinò la Dinamo Zagabria in Champions League. Un risultato non da poco, per uno dei talenti croati più promettenti, che al Napoli colleziona manciate di minuti.

Sarebbe come nascondersi dietro un dito o illudersi: oggi il più scarso giocatore ha una valutazione non inferiore ai 10-12 milioni, figuriamoci uno di buon livello, per non parlare dei “quasi campioni”.

rog

 

 

 

 

 

 

Sarri ha tutto il diritto di chiedere dei top player, ma penso sia nel posto meno adatto.

La filosofia societaria, condivisibile o meno (non entro nel merito), oggettivamente non risponde a queste richieste.
Il Napoli ha bisogno di Sarri, per la valorizzazione dei calciatori (titolari!), per il lavoro straordinario in settimana, ma potrebbe farne a meno per il depauperamento dei cartellini dei panchinari, così come della sua inerzia a gara in corso (non parlo dell’aspetto mediatico, perché ADL sa fare decisamente peggio). Sarri ha bisogno del Napoli, poiché a mio avviso nessun altro club superiore al Napoli gli darà un’opportunità, in quanto alcuni suoi difetti sono ritenuti limitanti da qualsiasi top club: la comunicazione ai media è un aspetto primario, per nulla trascurabile in certi contesti.
Vedrete che nessun club pagherà la clausola risolutiva in estate.
Il Napoli è a misura di Sarri, il quale sa esprimersi meglio – per sua stessa ammissione – in contesti familiari, di amicizia e fiducia sul lavoro: Allegri è un numero, un dirigente d’azienda; Sarri per il Napoli e i napoletani è decisamente qualcosa di più. Basti pensare che una leggera critica venga percepita come lesa maestà.
Nessuno è esente da difetti, anche se l’idolatria farebbe presupporre altro, ma è fondamentale che le necessità della società e di Sarri convergano: è indispensabile ai fini della condivisione e del raggiungimento degli obiettivi sportivi. Un Benitez-bis, trattenuto contro voglia e non accontentato, sarebbe soltanto deleterio per la squadra e in funzione dei risultati da raggiungere, nonché una mortificazione all’amore incondizionato che solo questa tifoseria sa trasmettere.

rinnovo Sarri

 

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