Napoli assente ai funerali di Necco: ADL non conosce la storia del Napoli

Cosa significa non conoscere la storia del Napoli

Il Napoli di De Laurentiis è allergico a tutto quello che risale a prima del 2004. Non lo diciamo noi, lo ha detto spesso e volentieri lo stesso presidente, quando dice che la società ha avuto inizio solo allora. Cancellando con un colpo di spugna quasi 80 anni di storia (in realtà molti di più, la storia del Napoli inizia nel 1904).

Lo vedi da tante piccole/grandi cose, non solo dalla parole del presidente. A volte si ha la sensazione che certe cose non le fa neanche per cattiveria. Non ci arriva. Ieri ad esempio non c’era nessuno del Napoli ai funerali di Necco. Uno dice che certe cose non le fa neanche per cattiveria perché non le sa. Che ne sa De Laurentiis di chi rappresentava Luigi Necco per i tifosi del Napoli dell’epoca. Non era solo un volto ed una voce della Rai, ma una vera e propria icona della napoletanità. I tifosi si rivedevano in quei suoi teatrini con Vasino a 90esimo minuto. Necco è stato parte integrante della storia del Napoli, anche se per il Napoli non è mai stato convocato.

De Laurentiis semplicemente non lo sa. A quell’epoca il calcio era l’ultimo dei suoi pensieri. Anzi, non era per nulla un suo pensiero. Non gli piaceva, e per altro non essendo napoletano non aveva alcun motivo per seguire sia pure da lontano le gesta degli azzurri. Di conseguenza non sa, non può sapere le sensazioni dei tifosi. Fece lo stesso il giorno dei funerali di Carlo Iuliano. Cosa ancora più grave, perché Carletto, a differenza di Necco, la storia del Napoli l’ha scritta in prima persona, per 33 anni.

Le colpe di chi gli è vicino

De Laurentiis, e non è colpa sua, non ha nel dna il calcio. L’ha scoperto a tarda età, per affare e non per passione. Il che non è un difetto, se vogliamo: non amando il calcio evita quegli errori che si commettono per troppo amore. Ma a volte si commettono errori per ignoranza, questo per colpa sua, ma anche e soprattutto di chi gli è vicino. De Laurentiis non poteva conoscere Necco, cosa rappresentava per i tifosi. Ma il suo responsabile della comunicazione si, lo sapeva benissimo. L’attuale capo della comunicazione del Napoli quella stagione l’ha vissuta in prima persona, sia pure da Milano. Avrebbe dovuto consigliarlo, ma a volte si ha la sensazione che per non disturbare il manovratore si preferisce che sbagli.

Liberato Ferrara

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.