Italia, amichevoli inutili, anzi dannose: perché si fa finta di non capire?

di Dino Cautiero

Queste amichevoli dell’Italia una perdita di tempo

In Italia abbiamo scoperto che queste amichevoli della nazionale non servivano assolutamente a nulla. Chiariamo: le amichevoli delle nazionali non servono mai a nulla. Non fregano a nessuno, giocatori in primis, tanto meno ai tifosi. Quanto alle società le detestano, giustamente, la loro unica funzione è far fare qualcosa di soldi con le Tv. Detto questo è palese che in questo caso specifico, senza un allenatore, erano solo dannose. Diciamo che da novembre, giorno dell’eliminazione, a settembre, la Figc si è preso 10 mesi sabbatici.

Quando ci sarà il nuovo cittì farà un bel discorso, e ripartirà da capo, cancellando queste amichevoli con Di Biagio. Nel bene e nel male non conteranno nulla. Prendiamo il caso di Insigne: lo hanno stroncato tutti dopo la partita con l’Argentina, anche se poi è l’unico ad aver tirato in porta. Lo vorrebbero tutti crocifisso (la stampa del nord in primis), ma il prossimo cittì certamente ripartirà da lui. Salvo poi semmai rendersi conto che davvero per esaltarsi ha bisogno del gioco di Sarri. Ma state certi che il nuovo cittì ripartirà dal più grande talento del calcio italiano.

Tutti criticano Insigne, ma il prossimo cittì ripartirà proprio da Lorenzo

Uno si chiede: ma perché cose che sanno tutti alla fine non vengono prese in considerazione da nessuno? La cosa più sensata, in attesa di un nuovo cittì, era di affidare a Di Biagio una sorta di sperimentale. Del resto per il tecnico dell’Under 21 era la cosa più logica da fare. Chiamare Buffon, Florenzi, Bonucci, Parolo, Verratti, Candreva, Immobile, Insigne non aveva alcun senso, e lo si sapeva benissimo. In primis i calciatori avrebbero giocato col freno a mano tirato, sapendo che erano partite inutili. Invece si è voluto far finta che fosse tutto terribilmente importante, e non lo era. Di Biagio non è stato bruciato, ma solo perché non è mai stato preso in considerazione. Si sono create attese inutile, che col senno di poi sono dannose.

Ma in Italia dire le cose come stanno non va mai bene. Poi semmai se ne pagano le conseguenze, e nel calcio lo sappiamo benissimo. Tranquilli: il calcio italiano non sta messo benissimo, ma è il da 21 posto nel ranking. Siamo tranquillamente nei primi dieci, basta farsi furbi. Il ranking si fa soprattutto con le amichevoli, quelle che in Italia nessuno sopporta. Tanto vale farle con San Marino, Andorra e così via. Le vinciamo mandando in campo l’Under 19, e siamo a posto.

 

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