di Liberato Ferrara
Partita del Napoli spostata dopo aver venduto i biglietti: una follia
Improvvisamente Sassuolo – Napoli sembra essere diventata una gara ad altissimo rischio. Caos sui biglietti, orario spostato per motivi di ordine pubblico, manco quali precedenti ci fossero tra le tifoserie, ammesso che esista una tifoseria del Sassuolo. Il problema non nasce lì, ovviamente, ma per il fatto che la Roma gioca a Bologna, la possibilità di incroci pericolosi è elevatissima.
Il dramma è che i calendari sono stati fatti a fine luglio del 2017, qualcuno ci poteva anche pensare prima. Invece no, se ne sono accorti all’ultimo istante, con la farsa del blocco della vendita dopo che i biglietti erano stati venduti tutti. Come se per altro bastasse impedire la vendita ai residenti in Campania per impedire l’accesso dei tifosi del Napoli, che arrivano da tutta Italia.
Qualche settimana fa fu impedito ai tifosi del Napoli la possibilità di andare a Cagliari, ed ancora non si è capitato il perché. Sembra che l’unica preoccupazione sia tenere i tifosi partenopei fuori dagli stadi. Poi vai a vedere e ti accorgi che sono anni che i tifosi azzurri non sono coinvolti in incidenti. L’episodio drammatico della morte di Ciro Esposito nacque dalla criminalità di un drogato, esaltato, cacciato anche dalla Curva Sud. E soprattutto dagli errori di chi organizzò l’ordine pubblico e dimenticò di presidiare il punto di raccolta dei tifosi del Napoli. Il punto di raccolta consigliato dalla Questura, e non deciso dai tifosi stessi.
Mai più il Napoli in finale di Coppa Italia
A Napoli è una vita che non succede nulla, al massimo scaramucce. Sembra invece che il problema dell’ordine pubblico in Italia siano i tifosi azzurri. Ma al di là di questo, chi è il genio a cui viene in mente di spostare l’inizio di una gara dopo aver venduto i biglietti? Quanti tifosi hanno organizzato la trasferta, prenotando anche il ritorno in treno, che adesso non c’è più? Questi chi li ripaga?
Il calendario si conosce da fine luglio. Ma c’è un aspetto che lascia interdetti: oggi abbiamo capito che il Napoli non giocherà più una finale di Coppa Italia. Se non si è capaci di garantire l’ordine pubblico quando c’è il rischio di contatto tra tifosi napoletani e romani, il Napoli a Roma giocherà solo quando è indispensabile. La finale di Coppa Italia non la farà mai più (e visto Valeri lo scorso anno nella semifinale con la Juve….).
Ma adesso la domanda è: chi ripagherà i tifosi che hanno speso, a buon peso, 100 euro tra biglietto e treno? Il Sassuolo no, sembra evidente. Trenitalia o Italo? Ma non ci pensano nemmeno. L’osservatorio o la Lega di serie A. A Bolzano direbbero che questa è una inculatura senza vasellina. Se si pensa di riempire gli stadi con queste cose farneticanti siamo veramente alla frutta.