Di Valeria Iuliano
L’ostinazione degli haters di De Laurentiis
“Obsesión”, avrebbero cantato gli Aventura, per descrivere la dilagante fissazione che attanaglia il popolo partenopeo nei confronti di Aurelio De Laurentiis.
Un’ossessione che dura da oltre un decennio, al punto che persino l’elogio della UEFA, in merito al miglior progresso in termini di ranking decennale, è stato sminuito da questa frangia di tifo azzurro.
De Laurentiis è un incubo, un chiodo fisso, un assillo per i più, che remano contro: il Napoli – per loro – non è più una priorità.
Secondo Herman Hesse, quando odiamo qualcuno, nella sua effige odiamo qualcosa che è in noi; perché ciò che non è in noi non riesce ad eccitarci.
Questi sono gli “haters” del tifo, che di tanto in tanto investono un nuovo personaggio-chiave, l’anti-De Laurentiis: è toccato a Sarri, il bancario di provincia, trasformatosi nel miglior allenatore al mondo, che il brutale De Laurentiis ha mandato via.
Peccato che la realtà sia un’altra, ma la strumentalizzazione è sempre l’escamotage più conveniente per avvalorare le proprie idee.
Andato via Sarri, senza dubbi e indecisioni, il Patron azzurro ha scelto il migliore allenatore al mondo, l’italiano più vincente: Carlo Ancelotti, accolto come un Mazzarri o un Sarri qualunque, per manifestare l’ennesima insofferenza verso le scelte presidenziali.
Inattaccabile il curriculum di Sir Carletto, si è andati avanti con la litania del mercato poco altisonante: Verdi, desiderato a Gennaio come il nuovo Messi, come colui che avrebbe spinto il Napoli verso lo scudetto, è divenuto ormai l’ennesimo giocatore non da salto di qualità.
Come cambia la realtà in appena pochi mesi!
Non è nuova questa tifoseria ad identificarsi in personaggi ruffiani e poi deludenti: Lavezzi, Reina, ora Sarri.
Hanno amato così tanto il Napoli, al punto che alla prima buona occasione gli hanno voltato le spalle.
Il malefico De Laurentiis, però, è un ingrato, perché ha fatto l’errore di pensare al Napoli e non al futuro allenatore del Chelsea.
Per gli haters, il Patron Azzurro avrebbe dovuto liberare subito l’ex tecnico partenopeo.
Mica hanno capito che il pagamento della clausola risolutiva sarebbe servito a finanziare l’ingaggio del sostituto? Così come non hanno compreso che il temporeggiare in tal senso è stato soltanto a beneficio del Napoli: ora Sarri non potrà chiedere al Chelsea il pagamento delle clausole risolutive, ormai scadute; i giocatori azzurri non possono più svincolarsi unilateralmente: purtroppo, De Laurentiis ha pensato a sé, al Napoli, ai tifosi…quelli veri!