Carletto, benvenuto al Sud

 

Di Alessandro Raucci

 

 

Benvenuto Carletto.
Questo è il messaggio che ti manda tutta Napoli. Non sarà semplice dimenticare il Comandante ma sono sicuro che ci riusciremo, prima o poi.
Ci innamoreremo di te, del tuo modo di fare, del tuo modo di gestire i giocatori, del tuo modo di parlare con la stampa e della tua innegabile simpatia ed eleganza.
Io sono sempre stato un tuo estimatore, prima da calciatore, poi da tecnico.
Carletto, inutile negare che ti sei preso una bella patata bollente da gestire. Siamo reduci da record su record e siamo arrivati ad un “fischio” dallo scudetto (si, perché se Orsato avesse fischiato quel fallo a San Siro, chissà di cosa staremo parlando adesso), di conseguenza sarà molto difficile fare meglio, quasi impossibile.
Ma noi siamo un popolo di ottimisti, di sognatori, siamo quelli “che hanno un sogno nel cuore” e quindi ci fidiamo di te e dobbiamo fidarci anche del nostro presidente.
Si, dobbiamo fidarci di Aurelio perché ancora una volta con i suoi modi (molto discutibili) è riuscito a fare un vero e proprio colpo di mercato regalandoci il miglior allenatore che c’era libero sulla piazza. Un colpo alla Maradona, un colpo che ha spiazzato tutti e che ha lasciato in tanti a bocca aperta.
Carletto ci fidiamo di te perché hai vinto davvero tanto e noi davvero poco. Sai come si fa, sai come ci si comporta davanti ad una domanda scomoda di un giornalista, sai come ci si comporta dopo una sconfitta, sai come si gestisce un gruppo di calciatori e, soprattutto, sai come si fa questo benedetto turn-over.
Con te ricominciamo da capo ma ricominciamo alla grande.
Il solo fatto che è bastato il tuo arrivo per accostarci grandi calciatori ci fa sognare ed in questo momento è quello che ci serve.
Siamo consapevoli che non acquisteremo mai un calciatore che guadagna 8,9 o 10 milioni di euro l’anno e non pagheremo mai 100 milioni per un cartellino, ma il mercato è talmente fatto di situazioni incredibili che tutto può accadere, o quasi.
E allora noi sognamo, Carletto. Sognamo una grande squadra, sognamo di competere così come abbiamo fatto quest’anno, sognamo che un giorno tu possa diventare quello che è stato Capello per i romani. Si Carletto, proprio Capello che, dopo aver vinto a Milano e all’estero, decise che era arrivato il momento di far gioire una squadra del sud.
Ti auguro il meglio Carletto e non vedo l’ora di vederti su quella panchina. Però prima devi farmi una promessa, a me e a tutti i tifosi del Napoli.
Non ti chiediamo lo scudetto o la Champions League (magari!), ma ti chiediamo di completare l’opera del Comandante Sarri.
Facci rispettare, regalaci la gloria, la considerazione che meritiamo, difendici in ogni conferenza stampa e in ogni trasmissione, ricorda a tutti che non abbiamo bisogno del sapone (come cantano in tutto il Paese) ma che siamo il NAPOLI e rappresentiamo una delle città più belle del mondo.
Benvenuto Carletto. Benvenuto al SUD!

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.