Scudetto mancato: 4 cause, ma 1 pesa di più

Analisi della mancata vittoria dello scudetto

 L’ Editoriale di Umberto Chiariello

L’analisi dello scudetto mancato nell’editoriale di Umberto Chiariello nel corso di Campania Sport del 6 maggio 2018:

Tempo fa definii Albiol come Spartaco Landini.

Stasera mi viene da pensare che il Napoli invece è come Franco Bitossi che si piantò sul traguardo ad un passo dalla vittoria in un Mondiale di Ciclismo passato alla Storia.

Era il 1972. Il posto dove accadde il ratto della linea del traguardo da parte di Basso a Bitossi ha un nome sinistro: si chiama Gap. Gap significa distacco, come il distacco minimo che ci ha separato dallo scudetto.

Questa immagine è rimasta nella storia perché fa il paio con quella di Dorando Petri, il famoso marciatore che proprio sulla linea del traguardo si piantò ed è una delle più belle e grandi sconfitte della storia. Nessuno ricorda il vincitore di quella corsa ma Dorando Petri si.

E quando si parla di Marino Basso lo si associa a Franco Bitossi  perché vincitore e sconfitto sono accomunati nell’unico ricordo.

Questo Napoli è arrivato a due minuti dallo scudetto. Non giocando, ma davanti al teleschermo a San Siro.

Avevamo invocato i Led Zeppelin con Starway to Heaven, cioè prendete la scala per il paradiso.

E invece il Napoli no, ha preso la Porta del paradiso in faccia.

Sapete dove si trova la Porta del paradiso? A Firenze, al Battistero di Firenze, dove si è fermato il Napoli.

Siamo arrivati quindi alla porta del paradiso.

Ora partono i processi, le ricerche di cause.

Io dico che ci sono delle concause, 4 per la precisione, poi valutate voi se ce ne sono altre, o se ce ne è stata una che batte tutte le altre per la mancata vittoria (non la chiamerò mai sconfitta, perché la sconfitta è di chi è favorito, non di chi rincorre un sogno lottando contro un Moloch, in campo e fuori dal campo).

Io ve le elenco in ordine sparso, poi vi dirò quale secondo me pesa di più.

PRIMA CAUSA: LA GESTIONE DELLA ROSA

La prima causa l’ha indicata De Laurentiis nelle sue innumerevoli interviste di questi giorni.

Devo dire che qui c’è una schizofrenia di fondo: tace per mesi e tutti ad accusare De Laurentiis di tacere, nel momento in cui parla tutti lo accusano che parla. Quest’uomo come fa fa sbaglia. E’ stranissimo, ma accade solo a Napoli. Oggi il Napoli viene festeggiato lo stesso in campo ma per tutta la partita viene contestato il presidente che ha regalato un sogno.

Aspettiamo da trent’anni e chi andiamo a contestare? L’uomo che ci ha regalato un sogno.

Perché potete dire quello che volete, che il merito è dei ragazzi, di Sarri; per carità di Dio, tutto vero. Ma se non ci fosse questa società non ci sarebbe tutto il resto.

Trapattoni lo ha sempre detto che il grande allenatore lo fanno le società e non viceversa.

ADL (De Laurentiis si firma così su Twitter, suo social preferito), stavolta ha parlato alla carta stampata ed ha indicato tra le cause di mancata vittoria la gestione della rosa.

Il Napoli è partito troppo presto con i preliminari di Champions e si è piantato ad aprile, dice il Presidente.

Se Sarri avesse usato meglio la rosa la squadra sarebbe stata più fresca, invece il Napoli è scoppiato .

E’ una causa? Sarri può essere a buon diritto considerato l’artefice del grande Napoli che abbiamo assistito ma è al tempo stesso il limite di questo Napoli, come indica il suo presidente?

E un presidente ha diritto di lamentarsi del suo allenatore?

Se un presidente investe i soldi di Higuain, che sono tanti, in una campagna che porta la meglio gioventù riconosciuta da tutti:

  • Diawara, ragazzo giovanissimo che si era fatto però molto ben vedere al Bologna, che pare ora appetito da grandi club inglesi (questo leggo).
  • Rog, che sembrava una stella quasi di prima grandezza internazionale agli esordi della sua carriera nella ex Jugoslavia dove lui è considerato un giocatore importantissimo, e sembrava l’acquisto boom addirittura.
  • Zielinski, che con l’Empoli aveva fatto vedere grosse cose l’anno precedente e che sembrava destinato addirittura all’Arsenal.
  • Milik, centravanti da 32 milioni, proveniente da un club prestigioso come l’Ajax che di centravanti importanti ne ha lanciati.
  • Maksimovic, difensore nazionale che è stato pagato quasi 30 milioni.

Se un presidente ritiene che questi soldi siano stati depauperati probabilmente avrà anche qualche diritto a lamentarsi.

A questo presidente andrebbe ricordato però che:

  • Ghoulam, preso a 5 milioni, oggi ne vale 60, salvo l’infortunio che lo ha frenato.
  • Jorginho oggi si vende a 50 milioni dopo che Benitez lo aveva messo in panchina perché a due non può giocare.
  • Insigne stesso è esploso proprio sotto Sarri in maniera molto più vistosa perché fa l’attaccante e non il tornante.
  • Hamsik, tornando a giocare nel suo ruolo di mezzala, anche se quest’anno non ha fatto bene, l’anno scorso ha fatto un grande campionato e due anni orsono pure.
  • Mertens è stat la sua invenzione ed è esploso come centravanti.
  • Albiol, inguardabile con Benitez, ha fatto tre campionati straordinari.
  • Koulibaly, che era finito a fare la riserva di Britos con benitez, è esploso letteralmente sotto Sarri ed oggi vale una fortuna ed è uno dei migliori difensori del mondo.
  • Hysaj, preso a 5 milioni tra l’ironia generale, oggi è un giocatore che si vende bene.

Insomma Sarri non ha valorizzato tutta la rosa dei giocatori, non ha valorizzato bene il parco riserve, ma ha saputo valorizzare tantissimo il parco titolari.

SECONDA CAUSA: IL MERCATO

La seconda causa investe De Laurentiis stesso e riguarda il mercato.

Lui si è giustificato dicendo <<noi avevamo preso Verdi, non è voluto venire all’ultimo momento, e per Politano avevamo fatto un’offerta monstre, non ce lo hanno voluto dare>>.

Si, ma non ti fai trovare impreparato, caro Presidente. Tu e Giuntoli avete grandi responsabilità, perché io voglio ricordare che il Napoli a luglio ha preso solo un francesino che si chiama Ounas e lo ha pagato 10 milioni (e 2 di bonus che non so se li pagherà mai, visto che non ha giocato mai), mentre la Juventus (non l’ha pagato ancora, ma lo pagherà una barca di soldi, 40 milioni) ha preso Douglas Costa, che ha fatto la differenza nella corsa-scudetto al di là degli altri fattori che dirò.

Certo c’è un divario enorme tra le due società. Io al Napoli  ho dato per il mercato estivo un voto altissimo, 7,5, che è una media aritmetica.

La gente valuta il mercato solo per gli acquisti.

Sbagliatissimo. Il mercato più difficile non è in entrata, è in uscita, e il Napoli ha saputo tenere tutti i migliori, resistendo a tutte le tentazioni, in questo è stato bravo De Laurentiis che ha alzato il monte ingaggi oltre il limite massimo che il Napoli può fare.

Li ha tenuti tutti. Il mercato del Napoli in uscita è stato da 10 in estate, ma è da 5 in entrata e quindi 7,5 di media.

A gennaio il voto che gli ho dato è 3,5, perché in uscita si prende 7 dato che era giusto mandare a giocare Maksimovic che si stava deprezzando, ed era giusto mandare via un giocatore scontento come Giaccherini che poteva creare problemi nello spogliatoio vistosi completamente accantonato, ma in entrata il voto è 0, dico 0, non avendo fatto niente, e quindi la media è 3,5.

Ovviamente i due marcati non hanno lo stesso peso e quindi rimane un bilancio positivo, ma la Juventus ha saputo investire e allora la differenza del mercato sicuramente pesa sul campionato.

TERZA CAUSA: LA DEA BENDATA

Il terzo argomento della mancata vittoria dello scudetto riguarda la dea bendata.

Il calcio – si sa – è fatto anche di episodi, di fortuna e di sfortuna.

Nel momento massimo della stagione dove il Napoli ha espresso il gioco più bello della sua storia si è rotto Ghoulam dopo che si era rotto Milik.

Voglio ricordare che a parer mio i momenti più belli della storia del Napoli sono 3 e tutti e 3 in Champions:

  • col Real Madrid quando in campo c’era Bruno Giordano che ho qui vicino: col Real Madrid il Napoli di Maradona giocò – fino al gol di  Butragueño – il calcio più bello che ricordiamo.
  • Ancora col Real Madrid, il primo tempo dell’anno scorso finito 1-0 in casa: coltivammo un sogno per 15 minuti nell’intervallo, poi arrivarono le due testate di Sergio Ramos a distruggere tutto.
  • Col Manchester City Campione di Premier di Guardiola quest’anno abbiamo giocato una mezz’ora al San Paolo divina, poi si rompe Ghoulam dopo che si era già rotto Milik (abbiamo visto che signor giocatore è), ed è stata la fine; e la rosa, che sembrava adeguata, è diventata automaticamente inadeguata e non si è posto rimedio a gennaio.

Entrano anche queste cause nella mancata vittoria.

QUARTA CAUSA: LA QUESTIONE ARBITRALE ED I POTERI FORTI

Poi c’è a quarta che per me le batte tutte ed  è la questione arbitrale che investe il discorso dei Poteri Forti.

Cosa c’è da dire su questo?

Io vorrei un attimo salvaguardare la mia reputazione, perché dopo 28 anni di moderazione assoluta, dove venivo attaccato da destra e da sinistra, perché a Napoli venivo considerato troppo moderato e altrove venivo considerato troppo di parte, adesso mi trovo ad essere considerato un ultrà, tant’è vero che vengo persino preso per i fondelli dall’amico Cruciani a La Zanzara come il classico esempio del tifoso napoletano in tv.

Non mi sta bene.

Perché sono tra quelli (Twitter lo dimostra, c’è scritto) che sono contro il rigore del Real Madrid alla Juventus, l’ho scritto e ho anche detto che non mi assocerete mai agli haters: io non odio la Juve. Per me è una rivale, una avversaria, non è una nemica.

E quando ho detto Maledetti, citando gli Area, l’ho detto rivolto ai Poteri Forti che hanno rovinato e distrutto un sogno dei napoletani, ma non agli juventini.

E sono sempre quello che – quando il Chievo contro la Juve è rimasto in 9, non ha gridato allo scandalo ma ha detto che erano fessi i giocatori del Chievo che non dovevano farsi buttare fuori.

e sono sempre io che si è battuto per convincere i napoletani che a Firenze era giusto togliere il rigore assegnato contro la Juve e ho portato in televisione Marelli che ci ha raccontato perché.

Per cui io mi sento di poter dire che sono al di sopra di ogni sospetto quando dico quello che sto per dire: fino a Milano avevamo 1 punto di distacco (la differenza dopo Milano è aumentata ma per me non conta più) perché la Juve ha goduto di questi favori:

  • A Cagliari è riconosciuto da Rizzoli in persona che l’errore più grave di tutto il campionato è il mani di Bernardeschi sullo 0-1
  • A Roma con la Lazio nel famoso incrocio con le romane, devastante per il Napoli, prima che facesse al 93simo lo straordinario gol che ha fatto Dybala, c’era un fallo nel secondo tempo sullo 0-0 di Benatia su Lucas Lleiva che è molto più evidente di quello assegnato a Madrid e che è identico se non peggio di quello di Koulibaly a Firenze,
  • Per non parlare di Juventus-Bologna ultimo: espulsione a Rugani non data e gol irregolare di Khedira.
  • Oltre la solita Inter-Milan di cui non voglio parlare più. Anzi parliamone.

Casarin, che per me è l’arbitro migliore della storia (e li ho visti tutti da Lo Bello in poi, Agnolin, Michelotti), ed è al di sopra di ogni sospetto e non è come questi arbitrucci che vanno in TV, mediocri arbitri che oggi sono anche  mediocri commentatori, dice che Orsato sbaglia a lasciar correre, che non migliora la qualità  la quantità di tempo di gioco.

Dice che ci sono stati molti falli a metà campo che Orsato non ha fischiato lasciando giocare (quasi tutti degli juventini) e questa linea di condotta morbida non si giustifica soprattutto dopo averne usata una di severità con Vecino,

Sull’espulsione dell’interista non voglio tornare perché ho già spiegato perché Orsato non poteva usare il VAR.

Ci devono portare le prove se è vero – come hanno mandato a dire poi – che ha chiamato lui il VAR!

Ci facessero sentire gli audio!

Quando ad inizio stagione abbiamo detto: vogliamo il VAR trasparente, immagini sui maxischermi e l’audio in cuffia che si sente nello stadio come nel rugby!

Era perché sapevamo che il VAR poteva essere piegato ai poteri forti che ora spiego quali sono.

Casarin spiega come un arbitro serio deve arbitrare: basta avere la testa pulita!

Basta avere la testa pulita… quindi sgombra, senza condizionamenti.

Ma signori cari, all’epoca di Berlusconi presidente del Milan, potere fortissimo, politico, economico, padrone della Lega, un errore del genere contro il Milan, in una redazione quanti sarebbero saltati a parlarne contro?

Quanti?

In Federazione quante telefonate sarebbero arrivate?

E Moratti, se fosse stato ora il presidente dell’Inter, non questi che non distinguono tra baseball, cricket e calcio, si sarebbe tenuto questo?

Ve lo ricordate lo scandalo Ceccarini?

Questi erano poteri forti.

Sensi, la Roma e la Democrazia Cristiana erano un potere forte.

Lo scudetto del Napoli del’90 puzza di potere perché c’era De Mita: lo ha dichiarato Ferlaino in persona, non sono parole mie. C’era la DC che voleva fermare Berlusconi, perché nel calcio c’è anche questo.

E caro Cruciani che sei in Confindustria, se arriva una telefonata <<cacciate Cruciani>> per te sono problemi, come ha dichiarato Caressa che, il giorno in cui c’erano due rigori contro la Juve e Caressa e Bergomi lo dichiararono, arrivò la telefonata  <<dovete mandar via questi due>>,

Oggi SKY produce la Juve, ed è una verità.

Questi dono poteri forti.

Oggi ce n’è uno solo,

Ma volete che un arbitro che tiene famiglia si vada a mettere contro l’unico potere forte esistente in Italia, la Juventus?

Il problema non è che esistono i poteri forti, ci sono sempre stati.

Solo che prima erano ripartiti, c’era un equilibrio, ora ce n’è uno solo che vince da sette anni e rischia di vincere per altri sette.

Questo è il problema fondamentale.

Ma non che la Juve abbia pagato qualcuno, abbia frodato il campionato, non esistono i complotti, non esiste questo, sarei folle a pensare questo.

Ma sicuramente incide sulla psicologia umana.

Nessuno potrà mai spiegarmi come Orsato, grandissimo arbitro, faccia a faccia, non espelle uno che fa Kung-fu.

E non mi dite che non pesa sulla gara scudetto l’espulsione di un giocatore che doveva  già essere cacciato nel primo tempo.

Questo è il problema.

I ragazzi del Napoli sono come noi.

Sabato sera – dopo la gara – io ed i miei amici eravamo sul divano così, sderenati.

Abbiamo perso un altro scudetto dopo trent’anni, ci siamo detti.

Loro hanno avuto al nostra reazione perché questi ragazzi per la prima volta si sono trovati a competere a questi livelli e hanno dimostrato di avere gli attributi, hanno recuperato 10 partite, sono andati a imporre il gioco a Torino alla Juventus, l’hanno battuta senza farle fare un tiro in porta.

Ma quando vedono la Juve vincere in due minuti lo scudetto così entrano in campo e dicono <<non c’è niente da fare>>.

Questo è quello che tutti vediamo e nessuno vuole capire.

Certo, ha dei limiti questa squadra.

Una squadra con i controattributi, per non dire altre parole, andava a Firenze e vinceva, batteva il Torino e si agganciava fino alla fine.

No, non ce l’hanno fatta.

Grazie lo stesso ragazzi, siete stati fantastici!

(A cura di Aurora Rennella)

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