di Alessandro Fabbroni
Napoli, la crisi è senza fine.
Neanche contro la Fiorentina gli azzurri sono riusciti a tornare al successo casalingo in Serie A.
In campionato, la vittoria allo stadio San Paolo manca addirittura da sabato 19 ottobre 2019, quando il Napoli sconfisse il Verona per 2-0 con doppietta di Milik.
Dall’epoca, i partenopei hanno raggranellato unicamente 8 punti, frutto di una sola vittoria e cinque pareggi tra la 9° a la 20° giornata.
Spontanei, pertanto, sorgono alcuni interrogativi.
Ci si potrebbe domandare, in primo luogo, in che posizione della classifica si troverebbe il Napoli se il campionato fosse iniziato alla 9° giornata. Cioè, sostanzialmente, congiuntamente al lunghissimo periodo di crisi.
Ci si potrebbe chiedere, altresì, se e quando il Napoli di De Laurentiis si fosse già trovato nella scomoda situazione di avere soltanto 24 punti dopo 20 giornate.
Ancora, sebbene Ancelotti abbia potuto guidare il Napoli per 15 giornate e Gattuso soltanto per 5, opportuna appare una indagine sulle rispettive posizioni della squadra azzurra in Serie A nel campionato svolto alla guida del tecnico di Reggiolo e, ipotizzando come iniziato da zero un nuovo torneo, nelle partite disputate con “Ringhio” in panchina.
Ebbene, le classifiche dicono che il Napoli, ad oggi, ha addirittura 23 punti in meno rispetto alla passata stagione. All’epoca, con Ancelotti alla guida, dopo 20 giornate gli azzurri erano secondi con 47 punti in classifica. Sembra una vita fa, ma si tratta soltanto di un anno.
Dal nono turno in poi, il Napoli ha realizzato soltanto 8 punti in 12 gare. Il Napoli, se il campionato fosse iniziato a fine ottobre, sarebbe ultimo in classifica (a pari punti con il Brescia) ed in piena lotta retrocessione. Numeri da brividi.
E se Ancelotti, in 15 partite, aveva totalizzato 21 punti, Gattuso, in 5 gare, ne ha raggranellati soltanto 3. Vero è che il tecnico calabrese ha potuto sedere sulla panchina azzurra soltanto per un terzo delle partite disputate da Ancelotti; ma, comunque, un confronto comparato dei risultati ottenuti dai due tecnici vedrebbe l’attuale allenatore dell’Everton aver conquistato 7 punti per ogni blocco di 5 gare.
Mentre Gattuso, come evidenziato, è fermo a quota 3 punti.
I numeri, insomma, raccontano che la “cura Gattuso” non esiste.
Anzi, se con Ancelotti la squadra aveva comunque più gol fatti che subiti, con “Ringhio”, in cinque partite, gli azzurri hanno segnato soltanto 4 reti, subendone ben 9.
Ma quand’è che il Napoli di De Laurentiis si era già trovato, in passato, ad avere 24 punti dopo 20 giornate?
Un bottino così magro, prima d’oggi, era stato ottenuto soltanto nella stagione 2007/2008: si trattava del primo Napoli di De Laurentiis in Serie A. Quella squadra, guidata da Eddy Reja, terminò il campionato con 50 punti, all’ottavo posto.
Ma v’è di più: alla 21° gara del campionato 2007/2008, il Napoli vinse 3-1 contro l’Udinese, raggiungendo quota 27 punti.
Questo è un dato importante. Infatti, la prossima sfida della squadra adesso guidata da Gattuso sarà contro la Juventus al San Paolo. Se il Napoli non vincerà, si troverà ad avere o 24 o 25 punti in classifica dopo 21 giornate: realizzando, insomma, il nuovo record negativo della gestione De Laurentiis dopo 21 partite.
Inoltre, la squadra partenopea, dal ritorno in Serie in poi, soltanto in un’occasione ha chiuso il campionato nella famosa “parte destra” della classifica.
Nella stagione 2008/2009, infatti, gli azzurri terminarono la stagione al 12° posto, ottenendo soltanto 46 punti complessivi.
Riuscirà il Napoli attuale a riscrivere la storia, facendo addirittura peggio di così?
Ai posteri (e a Gattuso?) l’ardua sentenza.