A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio, Umberto Chiariello è intervenuto con il suo editoriale: “Domani Napoli-Cremonese di Coppa Italia, per la prima volta ci sarà una terna tutta al femminile per gli azzurri, con la famosa Ferrieri Caputi, Di Monte e Trascatti. Per la prima volta, il Napoli può chiudere il girone d’andata a 50 punti, deve andare a vincere il derby a Salerno, del tutto unilaterale, perché lo è per i tifosi della Salernitana, ma Napoli non lo vive come derby. Quando c’è stato il derby? Qualche volta in Serie B, una Salernitana che quasi strappò la promozione al Napoli, ma è un derby che non esiste, ci si è incontrati poche volte. In Serie A ci si è visti l’anno scorso, perciò questo derby lo sentono solo a Salerno. Dopo l’8-2 e l’esonero ufficiale di Nicola, capiremo qual è l’evoluzione societaria dei granata. A lui, Salerno deve dire grazie per la straordinaria impresa dell’anno scorso. Sicuramente ha delle colpe per essere franato così, ma secondo me le colpe sono maggiormente di altri. Il Napoli deve approfittarne. Lungi da Spalletti ed i suoi ragazzi immaginare una squadra che regala punti, il Napoli dovrà soffrire per portare a casa un risultato. L’ultima volta che una squadra ha avuto da 9 punti a salire, è capitato nel 98-99, prima degli anni 2000 e chi aveva quel vantaggio vinse lo scudetto. Sono tante prime volte, come può essere che il Napoli approdi per la prima volta ai quarti di Champions. Il Napoli non disdegna neppure la Coppa Italia, Ballardini è chiamato ad una mission impossible e probabilmente domani non avrà tutti i titolari. Il Napoli, probabilmente, farà più di un turnover: giocherà il Napoli 2 che è composto anche da Sirigu, Demme e forse Gaetano. Zerbin a destra, perché Politano va preservato, Lozano è squalificato e Raspadori e Simeone, credo proprio che 9/11 Spalletti li cambierà e se lo può permettere ed anche il terzo obiettivo è nelle corde del Napoli. Questa sera ci sarà la ciliegina sulla torta, perché a Report ne sentiremo delle belle, con una fortissima dichiarazione di Aurelio De Laurentiis cui va dato atto che ha delle visioni e delle idee molto chiare su come monetizzare il calcio e come farlo. Lui è ora il benchmark del calcio italiano, questa è già una vittoria, oltre quella ‘virtuale’ dello scudetto del Napoli che deve solo gestire il girone di ritorno. Sapete come deve fare Spalletti? Pensando a giocare a pallone, senza retro pensieri”.