Grandi novità sono in programma nel calcio che vedremo nei prossimi anni, dal momento che è ormai imminente il cambio di formula delle principali competizioni internazionali per squadre di club, ossia la Champions League e il Mondiale per Club Fifa.
La “nuova” Champions League, ovvero quella che prenderà il via a partire dalla stagione 2024/25, almeno nella fase iniziale, sarà un torneo completamente diverso da quello che siamo abituati a conoscere ormai da anni. Non saranno più previsti, infatti, i tradizionali otto gironi da quattro squadre ciascuna (per un totale di trentadue partecipanti) ma prenderanno parte alla prima fase trentasei squadre (quattro in più) che, in fase di sorteggio, saranno distribuite in quattro fasce (non gironi!) da nove squadre ciascuna; ogni singola squadra disputerà, in questa fase, otto gare (quattro in casa, quattro in trasferta) contro altrettante avversarie (disputando quindi gare di sola andata e non più di andata e ritorno): due contro avversarie di prima fascia, due con squadre di seconda fascia, due di terza e due di quarta.
Al termine della prima fase, le otto squadre che avranno totalizzato più punti nella “classifica collettiva” (ci sarà un unico “gruppone” con una sola classifica) si qualificheranno direttamente agli ottavi di finale mentre le sedici squadre classificate dalla nona alla ventiquattresima accederanno ai play-off (o sedicesimi di finale), che si svolgeranno in gare di andata e ritorno, così come i successivi ottavi, quarti e semifinali. In pratica chi arriverà in finale disputerà, in totale, quindici gare (otto nella prima fase, poi ottavi, quarti e semifinali più la finale in gara secca) nel caso in cui nella prima fase arriverà tra le prime otto, diciassette (dovendo giocare anche le due gare dei play-off) se dovesse classificarsi dal nono posto in giù, ovvero giocherà dalle due alle quattro partite in più rispetto alla formula attuale.
Una nuova formula che a non pochi potrà sembrare alquanto bizzarra e cervellotica (alcuni l’hanno già definita un obbrobrio…), ma che introduce due fattori di novità assoluta. In primis allargherà il campo della “competitività” tra le varie partecipanti che, nella prima fase, non solo dovranno affrontare otto avversarie diverse anziché le tre attuali ma che, in classifica, dovranno “gareggiare” con tutte le altre trentacinque. In secondo luogo il fatto stesso che vi sarà una sola classifica generale scongiurerà casi di squadre che si qualificano alla seconda fase con un punteggio inferiore rispetto a quello totalizzato da altre squadre in un girone differente: con questa nuova formula, per intenderci, non potrà più verificarsi un nuovo caso come quello che vide protagonista il Napoli nel 2013, quando restò fuori dagli ottavi pur avendo conquistato ben dodici punti nel proprio raggruppamento, mentre in altri gironi si qualificarono agli ottavi squadre con otto o addirittura sette punti. Con la classifica univoca vanno avanti le squadre che avranno conquistato più punti nelle proprie otto gare!
Ma, come scritto, le novità che non si esauriscono alla Champions League dal momento che nel 2025, negli Stati Uniti, si svolgerà anche la prima edizione del nuovo “Mondiale per Club Fifa”, su cadenza quadriennale (esattamente come per i principali tornei per selezioni nazionali). Vi prenderanno parte ben trentadue squadre (suddivise in otto gironi “tradizionali” da quattro squadre cadauno, per poi dare vita ad una seconda fase ad eliminazione diretta), così distribuite: dodici squadre in rappresentanza dell’Europa (Uefa), sei del Sudamerica (Conmebol), quattro a testa per l’America settentrionale e centrale (Concacaf), per l’Africa (Caf) e l’Asia (Afc), una per l’Oceania (Ofc) ed una in rappresentanza del Paese che di volta in volta ospiterà la manifestazione.
Per quanto riguarda Europa e Sudamerica parteciperanno al nuovo torneo intercontinentale le quattro vincitrici delle quattro edizioni della Champions League e della Copa Libertadores antecedenti la manifestazione (nella fattispecie prenderanno parte alla prima edizione del nuovo Mondiale per Club i vincitori delle edizioni 2021, 2022, 2023 e 2024) più, rispettivamente, le otto e due squadre che avranno ottenuto, nel corso del quadriennio, il miglior punteggio nel ranking della rispettiva federazione (escludendo, ovviamente, da questa speciale graduatoria, le squadre che già si saranno qualificate avendo vinto la Champions o la Libertadores); per Africa, America centro-settentrionale e Asia parteciperanno le quattro squadre laureatesi campioni continentali nelle quattro edizioni svoltesi nel quadriennio, mentre la squadra che rappresenterà l’Oceania sarà quella che, tra le varie vincitrici della OCF Champions League del quadriennio, avrà il miglior punteggio nel ranking continentale. Va da sé che qualora una squadra dovesse vincere più edizioni della propria massima competizione continentale nel periodo di riferimento, per stabilire chi completerà il quadro delle partecipanti di quella stessa federazione si attingerà, scorrendola, alla classifica del ranking del quadriennio; va tuttavia precisato che ogni singolo Stato può partecipare con massimo due squadre, a meno che più di due club diversi della stessa federazione vincano la principale competizione confederale.
Esempio: avendo Palmeiras e Flamengo vinto la Copa Libertadores rispettivamente nel 2021 e nel 2022, tra le due squadre sudamericane che parteciperanno al Mondiale per Club 2025 in virtù del ranking quadriennale non potranno esserci squadre brasiliane (in tal caso si scorrerà la classifica fino al riempimento dei due posti vacanti con squadre di un’altra Nazione); tuttavia nel caso in cui le edizioni 2023 e 2024 della Copa Libertadores dovessero essere vinte da altre squadre brasiliane diverse da Flamengo e Palmeiras, allora il Brasile avrà diritto a più di due posti! Lo stesso dicasi per l’Europa: avendo l’Inghilterra già il Chelsea e il Manchester City qualificate come vincitrici della Champions rispettivamente nel 2021 e nel 2023, tra le otto squadre europee che parteciperanno alla manifestazione iridata in base alla classifica continentale del quadriennio non potranno esserci altre inglesi (né spagnole qualora la Champions League 2024 dovesse essere vinta da una squadra ispanica diversa dal Real Madrid); viceversa se un’altra inglese che non sia Chelsea e Manchester City dovesse aggiudicarsi l’edizione 2024, l’Inghilterra potrà partecipare con tre squadre!
Come visto Uefa e Fifa hanno così stabilito di riformare i formati dei propri principali tornei, rendendoli più avvincenti e competitivi; a quando, invece, una riforma anche dei campionati nazionali?
Giuseppe Santoro