Il Real Madrid di Ancelotti e Benzema si è laureato, per l’ottava volta, campione del mondo avendo battuto nella finale del Mondiale per Club per 5-3 i sauditi dell’Al-Hilal. Gara sbloccata subito dagli spagnoli con reti di Vinicius Junior e Valverde nei primi 20 minuti ma l’Al-Hilal torna in partita al 26.esimo con rete dell’ex Porto Moussa Marega. Nella ripresa i blancos realizzano altre due reti nuovamente con Valverde e con il Pallone d’oro Karim Benzema, portandosi così sul 4-1, ma i sauditi non si arrendono e al 63.esimo realizzano la rete del 4-2 con Vietto, prima della seconda rete realizzata da Vinicius Junior e quella finale ancora da Vietto per un totale di ben tre doppiette realizzate. (Valverde e Vinicius per il Real Madrid, Vietto per l’Al-Hilal).
Per Ancelotti si tratta del terzo titolo di campione del mondo per Club dopo quelli conquistati nel 2007 con il Milan e nel 2014 sempre con il Real Madrid nonché il 25.esimo trofeo da allenatore conquistato in carriera (tra cui quattro Champions League e ben cinque campionati in cinque Paesi diversi)!
Nel pomeriggio il Flamengo si era aggiudicata la finalina per il terzo posto superando per 4-2 gli egiziani dell’Al-Ahly, in una gara avvincente e ricca di colpi di scena, risolta anche in questo caso da tre doppiette. I carioca si sono portati in vantaggio ad inizio gara con un calcio di rigore realizzato da Gabigol ma gli egiziani hanno ribaltano il risultato portandosi sul 2-1 con doppietta di Radwan. A poco più di venti dal termine l’Al-Ahly resta in dieci uomini e il Flamengo ne approfitta realizzando tre reti in meno di quindici minuti: dapprima giunge al pareggio con Pedro al 76.esimo, per poi portarsi nuovamente in vantaggio dopo circa cinque minuti con un altro rigore di Gabigol, prima della rete del definitivo 4-2 realizzata ancora da Pedro nel primo minuto di recupero.
Si è conclusa così un’edizione del Mondiale per Club ricca di reti, trenta in tutto, di cui ben ventiquattro nelle ultime quattro gare (semifinali e finali).
Giuseppe Santoro