Battiamo la Dea ma con il turn over

Coppa Italia, che occasione di sfruttare la rosa

QUESTIONE MAL POSTA

E’ il momento del turn over e della Coppa Italia.

La questione che i tifosi del Napoli si stanno ponendo in questi giorni è:

conviene andare avanti nelle coppe o conviene uscire per concentrarsi sul campionato?

Le fazioni si possono così riassumere:

a) i fautori dello “ZERO TITULI” che incolpano Sarri di fare solo bel gioco e record inutili ma trofei alzati “nisba” (tra questi si annidano i reazionari “rafaeliti” cui non par vero di poter ricordare che due coppe Rafa le ha alzate, dimenticando le “macerie economiche” lasciate con due qualificazioni Champions fallite ed i 24 punti di distacco in campionato dalla Juventus per ben due volte consecutive);

b) i fautori del “ORA O MAI PIÙ” che ritengono che quest’anno si presenta un’occasione irripetibile di vincere il campionato e che quindi tutti gli sforzi vadano concentrati SOLO su questo immenso obiettivo.

QUESTIONE BEN POSTA

Consentitemi, LA QUESTIONE È MAL POSTA.

La domanda SEMMAI da porsi è:

si può giocare per vincere nelle coppe senza pregiudicare il campionato?

La risposta è:

NO
se si spremono i titolari, ed in Champions League è accaduto perché lì non era possibile pensare ad un turn over spinto;


se si fa ampio turn over in coppa (6 o 7 cambi rispetto alla formazione titolare) e si crede di avere risorse in rosa competitive come io penso ci siano. Che mostrino il loro valore!

D’altronde le coppe servono anche per dare minutaggio e testare chi ha meno spazio ma meriterebbe considerazione per il suo valore, penso a Rog in particolare ma anche ad altri.

Quindi che SI GIOCHI SEMPRE PER VINCERE perché fa mentalità, morale (“vincere aiuta a vincere”, altro mantra sempre valido) ma con ampio turn over, a questo punto solo in coppa, e si punti al campionato con i titolarissimi a cui dare respiro solo a partita in corso.

BATTIAMO LA DEA! SENZA SE E SENZA MA.

Facebook, 2 gennaio 2018

Umberto Chiariello

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