Ennesimo cambio in panchina nel campionato brasiliano: Felipe Scolari è il nuovo tecnico dell’Atletico Mineiro dove prende il posto dell’allenatore argentino Coudet, dimessosi al termine dell’ultima gara di campionato che ha visto i belo-horizontini pareggiare 1-1 in casa con il Red-Bull Bragantino.
L’esperto allenatore brasiliano, che solo a novembre scorso aveva annunciato di voler porre fine alla sua quarantennale carriera da allenatore durante la quale ha guidato, tra le altre, il Gremio (quattro volte), il Palmeiras (tre volte), la Nazionale brasiliana (due volte), quella portoghese, il Chelsea, i cinesi del Guangzhou Evergrande (da gennaio 2021 ribattezzato Guangzhou Zuqiu Julebu in virtù della regola che vieta alle società calcistiche cinesi di assumere nomi di marchi commerciali) e l’Athletico Paranaense (condotto lo scorso anno in finale di Copa Libertadores) è dunque tornato sui suoi passi firmando un accordo con il Galo fino a dicembre 2024 (quando avrà ben 76 anni!).
Durante la sua carriera da allenatore Scolari ha conquistato due volte il campionato brasiliano (con il Gremio e con il Palmeiras) due volte la Copa Libertadores (sempre con Gremio e Palmeiras), tre campionato gaùcho col Gremio, quattro volte la Copa do Brasil (di cui una col Gremio e due col Palmeiras), tre campionati cinesi, una Champions League asiatica, un campionato uzbeko e, ciliegina sulla torta, il titolo di campione del mondo conquistato ai Mondiali di Giappone e Corea del 2002 alla guida della Seleção. Inoltre alla guida della Nazionale portoghese ha raggiunto la finale agli Europei del 2004 (dove fu sconfitto dalla sorprendente Grecia di Otto Rehhagel…) e la semifinale ai Mondiali del 2006.
Ma la carriera di Scolari è stata caratterizzata anche da alcuni clamorosi insuccessi; su tutti si ricordano la breve esperienza alla guida del Chelsea di Roman Abramovic, dove approdò nell’estate 2008 tra grandissime aspettative e invece venne esonerato dopo circa cinque mesi, nonché il “tragico” (per i brasiliani) Mondiale del 2014, che vedeva la Nazionale verdeoro nella duplice veste di “padrona di casa” nonché di favorita indiscussa alla vittoria finale, vittoria che invece è miseramente naufragata nella famigerata semifinale di Belo Horizonte (ricordata in patria come “Mineirazo”) con la Germania, nella quale il Brasile venne sconfitto con un umiliante 7-1 (per la cronaca gli uomini di Scolari furono battuti in seguito anche nella finale per il terzo posto per 3-0 dall’Olanda di Louis Van Gaal).
Giuseppe Santoro