L’EDITORIALE – “Non mi auguro un altro Berlusconi: di gente che aggira le regole ne ho le tasche piene”
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio Umberto Chiariello, è intervenuto con il suo editoriale: “Oggi tutti i giornali aprono con un mucchio di pagine dedicate alla figura di Silvio Berlusconi, una figura poliedrica che va vista da tanti punti di vista perché è stato un imprenditore edile, imprenditore della comunicazione, editore, politico e anche importantissimo presidente di squadre di calcio. Non sono uno dei suoi estimatori, pur riconoscendogli grandi doti di intraprendenza, coraggio, spericolatezza, empatia, un uomo con una marcia in più, ma refrattario alle regole. Visionario, indubbiamente, si innamorò di un omino piccolo e abbastanza anonimo come Arrigo Sacchi e diede spettacolo a San Siro. Ebbe una grande vision, quella di far diventare il Milan una squadra stellare, dominante, vincente e che coniugasse il bel gioco: da lì nacque una squadra considerata – da statisti ed esperti – più forte di tutti i tempi. Per vincere, Silvio Berlusconi ha impoverito gli avversari: al Napoli ha dato 2 miliardi per Nando De Napoli ed è stato in tribuna; a livello europeo Boban e Savicevic in tribuna, bastava toglierli agli avversari. Questo modo di fare ha poi prodotto Calciopoli, perché si è creato un sistema: lui era Presidente del Consiglio, mise Galliani a guidare la Lega Calcio, Galliani usava Moggi per portare i voti e si era creato un asse commerciale Juve-Milan. Berlusconi ha avuto in mano tutto. Potete giudicare Berlusconi dal vostro punto di vista politico, di certo è un uomo che ha segnato un’epoca in Italia, creando disastri e impoverendo il mondo moderno, ma questi restano miei pareri personali. Di sicuro, per certo, so che non mi auguro di trovarmi un altro Berlusconi davanti ai piedi: di gente che aggira le regole ne ho le tasche piene”.